11 febbraio: Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza
L’11 febbraio ricorre la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza, istituita nel 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) per promuovere la equa partecipazione femminile al progresso scientifico e tecnologico.
Nel 2021, il Comitato Unico di Garanzia (CUG) e il Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Pavia (SMA) hanno celebrato la giornata inaugurando un ciclo di video-interventi dedicati a donne che negli anni hanno contribuito al progresso tecnico-scientifico.
Passato, presente e futuro delle donne nella Scienza permette di scoprire le storie delle donne che hanno aperto le porte all’accesso paritario alle discipline scientifiche, includendo curiosità, approfondimenti, e narrando anche le dinamiche storiche e sociali in cui le loro attività si sono sviluppate. Un video per ogni museo del SMA, potrai scoprire, e riscoprire ogni anno, l’importanza della collaborazione senza discriminazioni.
Accedi al canale YouTube del Sistema Museale di Ateneo e lasciati ispirare dalla playlist dedicata a Passato, presente e futuro delle donne nella scienza!
Video-anteprima:
- Annalisa Marzuoli introduce la video-serie: dati interessanti sulla situazione delle donne nella scienza nel 2021.
- Dott.sa Annalisa Malara – Non siamo eroi: anestesista-rianimatrice, autrice di In scienza e coscienza. Cos’è successo davvero nei mesi che hanno cambiato il mondo racconta in prima persona come ha individuato il Paziente 1, permettendo di contenere la pandemia Covid-19 in Italia e in Europa.
- Manuela Blanca e Alessia Chiarenza presentano la figura di Maria Teresa D’Austria: l’Università di Pavia divenne un centro di studi scientifici famoso a livello europeo grazie alle sue riforme, che le valsero il titolo di “sovrana delle scienze”.
- Francesca Ermoli e Giulia Vitali raccontano la storia di Emmanuelle Carpentier e Jennifer Doudna: premi Nobel per la Chimica 2020 per l’editing del genoma, in particolare, per le possibili applicazioni che può avere il sistema batterico CRISPR-Cas9 (se non sai di cosa si tratta, devi assolutamente vedere il video, ndr). Le due donne incarnano l’importanza di ampliare i propri orizzonti e collaborare per il progresso.
- Jessica Maffei del Museo Kosmos parla di Rina Monti: prima docente universitaria di Zoologia e Anatomia comparata, nel 1907 a Sassari.
Lavorò anche a Pavia e fu insuperabile negli studi di limnologia. “La dedizione di Rina Monti al lavoro fu un ritiro quasi monacale, lungi da tutte quelle forme di esibizione, di mondanità, che avrebbero avuto il solo effetto di allontanare dal lavoro sereno e proficuo”. - Carla Garbarino, curatrice del Museo della Storia dell’Università, si sofferma sulla figura di Lina Luzzani: medico coscienzioso che si arruolò anche nella Croce Rossa durante la Grande Guerra, e spesso contribuiva a dare risalto anche al lavoro dei colleghi.
- Carla Spiga e Elisa Lipari, collaboratrici del Museo della Tecnica elettrica, presentano Hedy Lamarr: attrice di Hollywood, inventrice e genio dell’ingegneria elettrica, a dispetto degli stereotipi che contrappongono bellezza e intelligenza. Con l’aiuto di Antheil sviluppò il Secret Communication System, un’invenzione utile per evitare interferenze e comunicare segnali radio conosciuti solo dal trasmettitore e dal ricevitore, i cui principi sono stati ripresi anche per le tecnologie Bluetooth e Wi-FI.
- Francesca Mesiano e Ines Piccoli, assieme a Nicola M.G. Ardenghi, curatore dell’Orto Botanico di Pavia, ricordano Eva Mameli: prima docente di Botanica e prima direttrice di un orto botanico in Italia, definita dal figlio, Italo Calvino, “la maga buona che coltiva iris”. Tra le molteplici attività, importò, assieme al marito, diverse piante inusuali (Conosci il kiwi? Originariamente aveva un nome più patriottico, cambiato in seguito per motivi di marketing, che puoi scoprire guardando il video).
- Prof. Maurizio Harari, Direttore del Museo di Archeologia dell’ateneo pavese, parla di Luisa Banti: archeologa dell’Università di Pavia, collaborò alla realizzazione della carta archeologica d’Italia e in particolare si dedicò agli studi etruschi, con un approccio innovativo per i tempi in cui ella visse.
- Paolo Mazzarello, docente di Storia della medicina, parla delle donne con cui collaborò Camillo Golgi: premio Nobel per la Medicina 1906, egli ospitò e istruì nel proprio Laboratorio di Patologia Generale, a Pavia, promettenti scienziati e scienziate, contrariamente ai costumi dell’epoca. Tra le collaboratrici, si ricordano: la rivoluzionaria Anna Kulishov, Lina Luzzani, Costanza Boccadoro, e Piera Locatelli.
- Prof.sa Gabriella Cusella, responsabile dell’Unità di Anatomia umana, parla di Anna Morandi Manzolini: anatomista e scultrice italiana conosciuta per i modelli anatomici in ceroplastica.
- Lidia Falomo, docente dell’Università di Pavia e direttrice del Museo per la Storia dell’Università di Pavia, racconta le vicende di Rita Brunetti: donna di scienze che si occupò di una delle prime indagini metodologiche sulla struttura della materia in Italia; fu la prima donna in Italia ad avere la cattedra di Fisica sperimentale e la direzione di un Istituto di Fisica.