Intervista a Lella Palladino

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne il prof. Cesare Zizza, delegato per Biblioteche e Archivi dell’Ateneo, ha intervistato la dott.ssa Lella Palladino, sociologa e attivista contro la violenza di genere. Alla discussione ha partecipato anche la prof.ssa Cinzia Calvio, componente del Comitato Unico di Garanzia.

La dott.ssa Palladino lavora da decenni per contrastare la violenza di genere. Nel 1999, ha fondato la Cooperativa sociale E.V.A. che gestisce in Campania centri antiviolenza e case rifugio; è stata poi presidente dell’associazione nazionale Donne In Rete contro la violenza (Di.Re), che ha contribuito a fare crescere e che oggi conta 82 organizzazioni, 106 centri e 62 case rifugio, ed il sostegno di 2800 attiviste. Dal 2017 al 2020 la dott.ssa Palladino è stata inoltre membro del Tavolo tecnico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Pari Opportunità, collaborando alla stesura del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne.

Nel corso dell’intervista, la dott.ssa Palladino ha osservato come, pur essendoci sviluppi favorevoli dal punto di vista giurisprudenziale, la violenza sulle donne non è diminuita. La cultura della non violenza, che si fonda sul riconoscimento dell’autonomia femminile dal punto di vista economico e sociale, non è infatti ancora sufficientemente diffusa e concretizzata. Nella descrizione del “ciclo della violenza”, riconosce la presenza pervasiva di una continua violenza psicologica di sopraffazione, denigrazione, offesa, umiliazione che in una relazione asimmetrica è sempre schiacciante nei confronti delle donne, portandole a “vedersi” con gli occhi del proprio aggressore, non riconoscendo più i propri meriti, ma solo la propria inadeguatezza. E questo si verifica indipendentemente dalla situazione socioeconomica della coppia!

Si è parlato anche dei valori veicolati dalla nostra società (sistema patriarcale e sistema socioeconomico) che pur dopo anni di femminismo attivo portano le donne a ritenersi meno “importanti” del compagno. Interessante la trattazione del “CODICE ROSSO” e delle 4P della Convenzione di Istanbul (2011) “Prevenzione, Protezione, Punizione e Politiche integrate” che, complice l’assenza di una legge-quadro vera e propria, identifica la violenza maschile contro le donne con un’emergenza e non come una situazione diffusa e sistemica, con conseguente attività repressiva e non preventiva.

Ha moderato il talk la dott.ssa Lorenza Morisi, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro d’Ateneo per le attività di Reference e Information Literacy.

Vi invitiamo alla visione dell’intervista integrale al link: Intervista a Lella Palladino